martedì 26 agosto 2014

Rinnovabili, in Italia coprono quasi il 40% della domanda elettrica


Pubblicati gli aggiornamenti di Terna e dell’AEEGS

Il merito è anche del vero e proprio boom di piccoli impianti verdi che vantano oggi 
una potenza cumulata di circa 21 GW
Rinnovabili, in Italia coprono quasi il 40% della domanda elettrica













(Rinnovabili.it) – Tempo di aggiornamenti per il settore elettrico italiano. In questi giorni Terna
 ha pubblicato l’ultimo Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, il documento in cui riporta i
 trend di domanda e consumo elettrici degli italiani. La relazione, oltre ad evidenziare
 gli effetti diretti del brutto tempo che ha caratterizzato questo luglio – ovvero una flessione 
della domanda del 3,8% rispetto allo scorso anno, un lieve calo nella produzione fotovoltaica
 e un aumento di oltre il 78% in quella eolica – fornisce i dati relativi al contributo
 delle energie rinnovabili dal primo gennaio 2014 alla fine dello scorso mese. Si scopre
 così che in questi sette mesi le green energy nostrane sono state in grado
 di soddisfare il 38,9% della domanda elettrica e ben il 44,9% della produzione 
netta nazionale
Nel dettaglio il fotovoltaico ha coperto oltre l’8% della richiesta elettrica, l’eolico il 5,2% e il geotermico l’1,7%, a cui va aggiunto il contributo dei 7 TWh delle biomasse e degli oltre 36 TWh della fonte idrica.

Il merito di questo trend tutto (o quasi positivo) è in parte anche dei piccoli impianti 
distribuiti sul territorio italiano che in questi anni hanno registrato una vera esplosione. 
dall’Autorità per l’energia sulla base degli ultimi dati disponibili, aggiornati al 2012. I dati del 
report mostrano il significato apporto della generazione distribuita, soprattutto quella 
alimentata a fonti rinnovabili, al mix nazionale: un contributo quantificabile in 
oltre il 19% della produzione nazionale totale“In Italia sempre più energia
 elettrica viene prodotta con mini-centrali alimentate prevalentemente da fonti
 rinnovabili: si tratta di impianti di piccole e piccolissime dimensioni che nell’insieme 
rappresentano oltre 30 GW, un quarto della potenza installata totale nazionale”, 
spiega l’AEEGSi in una nota stampa.

E se a oggi si possono contare nel nostro Paese ben 485 mila ‘mini-centrali’ 
(ovvero impianti con una potenza inferiore ai 10 MVA) di queste il 70% utilizzano 
fonti alternative, basti pensare che il solo fotovoltaico copre ormai il 31%. 
Dal rapporto emerge soprattutto come si stiano sviluppando gli impianti di piccola taglia, 
per lo più solari. “Oltre il 99% degli impianti monitorati - riferisce l’Authority – per un 
totale di 482mila, è di piccolissime dimensioni con una capacità di generazione 
non superiore a 1 MW”. Gli impianti eolici, come verificato negli anni precedenti,
 risultano essere poco numerosi perché generalmente gli aerogeneratori tendono 
ad avere dimensioni (in termini di potenza installata) superiori a quelle caratteristiche
 della generazione distribuita; attualmente la dislocazione sul territorio nazionale 
interessa soprattutto la fascia appenninica e le isole, cioè le regioni che presentato
 una maggiore ventosità, in particolare Liguria, Molise, Campania, Puglia, Basilicata,
 Calabria, Sicilia e Sardegna. Da notare che circa il 40% dell’energia prodotta 
da generazione distribuita viene autoconsumata, mentre il rimanente viene 
immesso in rete o, in piccolissima parte, utilizzato per servizi ausiliari della produzione.

(Fonte : rinnovabili.it)

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